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Domenica 30 giugno 2013
 

 
Purtroppo, è già giorno di partenza e ciò ci rattrista molto; a Favignana ci saremmo fermati volentieri ancora un pò. Ma fortunatamente c’è Veronica che riesce a restituirci immediatamente il sorriso; ci dice che, qualora lo avessimo voluto, avremmo potuto fare comunque la gita in barca non fatta ieri.
Avendo  già acquistato  il  biglietto per l’aliscafo

Favignana

per Trapani delle 17,45 (si raccomanda di fare i biglietti di ritorno per tempo, in quanto si rischia di non trovare posto nelle ore di punta), Veronica si è offerta di portarci le valigie direttamente in porto, al nostro rientro, in modo da essere certi di riuscire a prendere l’aliscafo delle 17,45. L’escursione in barca, infatti, sarebbe terminata alle 17,00 circa.
Non ce lo siamo fatti ripetere! Proposta accolta, con viva e vibrante soddisfazione!
E così, lasciamo l’alloggio ed affidiamo i nostri bagagli a Veronica. Quindi, sempre su suo consiglio, andiamo a fare colazione al Bar Mazzini, in Piazza Europa, essendo essa una buona pasticceria e gelateria. Quindi passeggiamo per il centro, in attesa dell’ora dell’escursione.


 
Favignana - Piazza Madrice

Alle 10,30, come concordato, chiamiamo Andrea, il capitano della barca, che viene a prelevarci in Piazza Europa. Alle 11,00 circa salpiamo, assieme ad altri 7 escursionisti come noi, accompagnati da Andrea ed il suo socio.
Mentre la barca lascia il porto, il capitano inizia a parlarci dell’isola e del suo stretto legame con la famiglia Florio, mostrandoci la sua grande tonnara, l’ex Stabilimento Florio, ora adibito a Museo (purtroppo temporaneamente chiuso in questo periodo per lavori di messa in sicurezza di una ciminiera pericolante), a cui intanto ci avviciniamo.

Ci racconta che essa, all’atto della sua costruzione, era un’azienda leader ed all’avanguardia nel settore, tanto da essere pioniera nel metodo di conservazione del tonno sott’olio. Peraltro, pare che nella tonnara, che rappresentava la principale realtà economica ed industriale dell’isola, operasse anche un asilo nido, cosa che denota un’alta attenzione e sensibilità dei Florio sia per il sociale sia per le esigenze ed il benessere dei propri dipendenti.


 
Ex Stabilimento Florio

Del resto, il rilevante potere economico, politico e sociale della famiglia Florio, soprattutto in Sicilia, è ben noto. Basti pensare al suo ruolo di armatore, ai suoi interessi nella pesca, nella conservazione e commercializzazione del tonno ovvero nella produzione e vendita del vino Marsala.
A Favignana, in particolare, i Florio hanno fatto davvero tanto. Oltre a costruire la più grande azienda mai esistita sull’isola, a loro risalgono grandi lavori di urbanizzazione della cittadina ed anche edifici di rilevante valore storico ed architettonico, come Palazzo Florio, oggi sede del Comune, oppure Villa Florio, affacciata sul porto, oggi sede del Punto Informazioni Turistiche e della Biblioteca Comunale.

Lasciamo il porto e ci dirigiamo verso Oriente, quindi verso Punta San Nicola, poi Cala Rossa e così via. Di tanto in tanto, in prossimità delle cale più belle, Andrea getta l’ancora e ci invita a fare un bagno in queste acque limpidissime, cristalline, ma ancora molto fredde. Intanto, continuano i suoi racconti delle tradizioni, della storia, di aneddoti riguardanti l’isola e gli stessi isolani. Mentre all’ora di pranzo e, nel pomeriggio, per merenda merenda, lui ed il suo socio apparecchiano al centro della barca e ci offrono crostini al tonno, pomodori secchi, olive, schiacciata, formaggio ed altre specialità favignanesi, accompagnando tutto ciò con un buon vino rosso (di ciò siamo stati informati già prima di partire, infatti con noi non abbiamo portato cibi o bevande).
E’ tutto buono, piacevole, rilassante. Paola riesce anche a fare un bagno, io no; l’acqua è troppo fredda.

Villa Florio

 

Facciamo tutto il giro dell’isola, rivedendo dal mare tutto ciò che i giorni precedenti avevamo visto dalla costa. E’ bellissimo!.

Poco oltre le 17,00 facciamo rientro al porto, dove arriva puntuale anche Veronica, avvertita poco prima, che ci porta i nostri bagagli (ancora grazie! Sei stata grande!).
Nell’attesa di partire, al piccolo bar sul porto, prendiamo una granita al limone, usufruendo anche del bagno.
Alle 17,45 siamo già a bordo dell’aliscafo, che poco dopo salpa, diretti a Trapani, dove giungiamo in poco più di 20 minuti. Nel porto di Trapani speriamo di vedere dei velieri che nel fine settimana parteciperanno ad una regata, alcuni dei quali li abbiamo visti passare in lontananza mentre eravamo in barca a Favignana; uno aveva ben tre alberi. Ci piacerebbe vederli da vicino, ma dalla zona di imbarco dei traghetti non si intravede nulla, quindi lasciamo perdere e decidiamo di chiamare Piero, il titolare del B&B il Cavaliere, che, come d’accordo, in meno di 10 minuti arriva col suo crossover e ci preleva, accompagnandoci al B&B. Organizzazione perfetta! Compimenti! Grazie ancora anche a te, Piero!
Come anticipato, abbiamo un tavolo prenotato all’Hostaria San Pietro, ubicata proprio in prossimità del porto. Quindi, alle 21,00, ritorniamo in macchina all’incirca nello stesso punto in cui Piero ci ha prelevati poco prima.
Nonostante la prenotazione, l’Hostaria, che dispone di pochi tavoli, è colma di gente; ci tocca attendere. Una signora molto gentile, con tanta calma e nonchalance ci inviata ad aspettare che si liberi un tavolo. Intanto, si aggiungono altri clienti, prima due ragazzi stranieri, poi tre dall’accento laziale. La titolare, dunque, gentilmente ci serve un boccale di vino e dei bicchieri, e ci invita a bere nell’attesa, che tuttavia non è lunga.
Una volta accomodati, vorremmo ordinare, ma non è così semplice farlo. Non esiste alcun menu scritto, quindi la tranquilla signora ci elenca tutto ciò che potremmo mangiare. Aspettiamo che si fermi, ma l’offerta è molto ampia, quasi infinita. E intanto noi perdiamo il filo, non ricordiamo più nulla di quanto ha detto, non sappiamo cosa ordinare. Che confusione! Vorremmo invitarla a ripetere, ma non osiamo. Poi ci aiuta lei con dei suggerimenti e tutto diventa più semplice.
L’unica domanda che le poniamo è riguardo agli ingredienti di una pietanza; l’avessimo mai fatto! Ci racconta l’intera ricetta, con tanto di dettagli e tempi di cottura, tanto che dopo la sua spiegazione saremmo in grado di prepararla da noi. Troppo forte! Simpaticissima!

Dunque, per cominciare ordiniamo una presentazione di antipasti siciliani a base di pesce, poi delle brusiate al sugo di gambero (Paola) e spaghetti alle vongole e pesto verde (io), tonno crudo marinato e gamberi crudi marinati per due. Compreso vino e acqua, spendiamo 50,00 €.. La cena è stata davvero ottima e l’Hostaria San Pietro merita la fama che ha. E’ un posto davvero particolare, senza fronzoli, ma soprattutto offre pesce fresco e di grande qualità. La suggeriamo vivamente a chi ama mangiare pesce!

Dopo cena, non può mancare un giro nel bellissimo centro storico ed un gelato al pistacchio e cassata (davvero speciale) dalla rinomata gelateria Colicchia in via Torrearsa (anche questa da non perdere).

 


 


 

 

 

 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 


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