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S p e c i a l e   P u g l i a

LA SETTIMANA SANTA A RUVO DI PUGLIA
I riti penitenziari e le antiche tradizioni profane

Ore 17,45 del Venerdì Santo
Il simulacro di Gesù Morto
 esce dalla Cattedrale

   Autore: Nicola Di Modugno 

I riti penitenziari del Venerdì Santo

 

Il Venerdì Santo ha luogo la processione dei Misteri, la più antica di tutte. Fino agli anni 50 essa era composta da dodici simulacri, ma per varie vicissitudini e soprattutto per l’insufficienza di portatori, i simulacri sono stati ridotti, fino a diventare quattro. Da un po’ di anni alcuni di essi sono stati nuovamente reintrodotti, tanto che oggi la processione dei Misteri consta di otto simulacri che si muovono nel seguente ordine: Gesù nell'orto degli ulivi, Ecce Homo, Gesù alla Colonna, Gesù Calvario, il Crocifisso, Gesù Morto, l'Addolorata ed il Legno Santo, un tempietto ligneo contenete una teca di argento che custodisce una scheggia della Croce su cui fu crocifisso Gesù.

Il problema dei portatori (ne sono necessari oltre 300), in realtà, non è stato mai risolto, in quanto i Confratelli dell’Arciconfraternita del Carmine non sono autosufficienti. Tuttavia, per la processione dei Misteri concorrono oggi anche le altre tre Confraternite locali, ovvero del Purgatorio, dell’Opera Pia San Rocco e della Purificazione-Addolorata.
Tutti i simulacri della processione dei Misteri sono lignei e sono custoditi nella Chiesa del Carmine. Di essi, è particolarmente importante quello di Gesù Calvario, che raffigura la salita del Cristo con la croce sul Monte Calvario, al quale la popolazione ruvese è particolarmente devota. Non sono rare, infatti, offerte in denaro, in monili d’oro o argento e gli ex-voto. Inoltre, durante la processione, non è difficile vedere persone scalze che seguono il simulacro in segno di devozione oppure che piangono al suo passaggio.
E’ da segnalare, inoltre, che da alcuni anni è stato ripristinato un altro rito, molto suggestivo, riguardante il simulacro di Gesù Morto. Prima dell’inizio della processione dei Misteri, alle ore 15,00, il Gesù Morto viene trasferito dalla Chiesa del Carmine alla Cattedrale dai confratelli della Confraternita del Carmine. Giunto davanti alla Cattedrale, viene aperto il portone centrale e sulla soglia vi è ad attenderlo la Madonna Addolorata. L’ingresso di Gesù Morto in Cattedrale è accompagnato da un rullo di tamburi. Il momento è molto suggestivo ed emozionante. Peraltro, attualmente, durante la funzione, indicata come “le tre ore di agonia di Gesù”, si eseguono solo le letture della Passio, ovvero della Passione e della Morte di Gesù, ma un tempo, un predicatore, mediante l’uso di parole e gesti, impressionava ulteriormente i presenti, creando un alone di misticismo attorno alla solenne rievocazione.
Alle 17,45 circa, quando i primi cinque simulacri sono già usciti dalla Chiesa del Carmine, Gesù Morto lascia la Cattedrale e si accoda alla processione. Dopo di esso, si accoda ancora l’Addolorata e, per ultimo, il Tempio del Legno Santo.

 

 
 
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