Di solito il 1775, viene considerato anno di nascita della moderna psicoterapia; in quell'anno vi fu infatti uno storico scontro fra il prete esorcista Gassner ed il medico Mesmer ideatore della teoria del magnetismo animale. Gassner divideva le malattie in naturali (di competenza del medico) e preternaturali, dovute a possessione diabolica e quindi di competenza dell'esorcista; se alla presenza dell'esorcista l'ammalato esplodeva in crisi convulsive, con vomito, propositi violenti e bestemmie all'indirizzo dello stesso, si procedeva all'esorcismo vero e proprio; in caso contrario la malattia era dovuta a cause naturali e quindi occorreva chiamare il medico. Mesmer in una dimostrazione pubblica a Monaco di Baviera ottenne gli stessi risultati agendo su alcuni malati (che oggi chiameremo psicosomatici), con il solo tocco delle dita e senza alcun ricorso a formule magiche o religiose. La sua ipotesi era che nei soggetti malati vi fosse una sorta di squilibrio energetico sul quale individui come lui o il prete Gassner intervenivano positivamente grazie a doti magnetiche naturali che non avevano niente di miracoloso. Qualche anno dopo, alcuni allievi di Mesmer si resero conto che non esisteva alcun fluido animale e che le guarigioni provocate dal loro maestro erano effetto di suggestione; dai loro studi nacque l'ipnosi, utilizzata come anestetico negli interventi chirurgici, e dai primi psicoterapeuti per scoprire i segreti che rodevano l'anima, causando anche molte malattie fisiche. Insoddisfatto e diffidente nei riguardi della tecnica ipnotica, Freud
ideò la tecnica delle libere associazioni; altri dopo di lui svilupparono tecniche differenti, conservando
però lo scopo degli antichi esorcisti: guarire il corpo e la mente portando alla luce i segreti inconfessabili dell'animo umano.
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